Lo scorso 9 maggio 2014, presso la sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, SPoTT è stato invitato a presentare il modello di studio ed i primi risultati sui metalli, con particolare riferimento a quelli riguardanti l’Arsenico.
Durante la mattinata sono stati presentati i risultati del progetto SEPIAS, “Sorveglianza epidemiologica in aree interessate da inquinamento ambientale da arsenico di origine naturale o antropica”. La ricerca ha riguardato 282 residenti in aree del Monte Amiata, nel viterbese, a Taranto e Gela. Nelle urine dei soggetti controllati è stato misurato il contenuto di diverse specie organiche e inorganiche di arsenico, alcune delle quali riconosciute cancerogene certe per l’uomo. Dallo studio emergono numerose informazioni di carattere scientifico e sanitario. Le quattro aree risultano caratterizzate diversamente per distribuzione e tipologia di arsenico assorbito dai partecipanti al biomonitoraggio e anche per alcune caratteristiche genetiche. Sono emerse alcune associazioni statisticamente significative tra concentrazione di arsenico e fattori di rischio indagati col questionario: principalmente con l’uso di acqua di acquedotto e di pozzo, ma anche con esposizioni occupazionali e con consumo di alimenti quali pesci, molluschi o cereali, che dovranno essere indagati con studi specifici.